
Ingegnere edile cosa fa: inquadramento e ruolo
Tra le professioni tecniche più richieste e dinamiche spicca quella dell’Ingegnere, figura capace di operare in settori molto diversi a seconda della specializzazione scelta. Non si occupa quindi solo di progettare edifici, ma anche di gestione aziendale, ottimizzazione dei processi produttivi o utilizzo delle risorse.
Proprio la varietà di sbocchi e le prospettive di crescita spiegano perché ogni anno tanti giovani scelgono di intraprendere questo percorso di studi: l’ingegneria offre opportunità stimolanti e carriere che, nella maggior parte dei casi, risultano gratificanti sia sul piano professionale che economico.
Da oltre vent’anni, Dirextra Alta Formazione accompagna Ingegneri e Architetti verso il mondo dei contratti pubblici con corsi e Master specialistici, costruiti insieme a docenti esperti e calibrati sulle reali esigenze del mercato, così da favorire un ingresso rapido e qualificato nel lavoro.
In questo articolo ci soffermiamo in particolare su Ingegnere edile cosa fa, analizzando le sue competenze, i campi di applicazione e le prospettive di guadagno.
Ingegnere edile cosa fa e dove interviene
L’Ingegnere edile è un professionista che unisce competenze tecniche, scientifiche e progettuali per occuparsi della realizzazione, manutenzione e gestione degli edifici e delle infrastrutture civili. A differenza dell’Architetto, che concentra la propria attività sugli aspetti estetici e compositivi, l’Ingegnere edile lavora soprattutto sugli aspetti strutturali, funzionali e tecnologici delle costruzioni, garantendo sicurezza, efficienza e rispetto delle normative. Difatti, la sua formazione lo porta a muoversi con disinvoltura tra calcoli strutturali, scelta dei materiali, gestione di impianti e pianificazione dei lavori.
Il suo campo di azione è ampio: può seguire la progettazione esecutiva di edifici residenziali e industriali, coordinare i cantieri, occuparsi di manutenzioni straordinarie, valutare la sostenibilità energetica delle strutture o intervenire nei processi di recupero e restauro edilizio.
In molti casi, collabora con altre figure professionali come Architetti, Geometri e imprese di costruzione, assumendo un ruolo centrale nell’organizzazione e nel controllo delle diverse fasi operative.
Rispetto ad altre specializzazioni dell’Ingegneria, l’Ingegnere edile si distingue dal civile, che si occupa anche di grandi opere infrastrutturali come ponti, strade e dighe, e dall’Ingegnere ambientale, più orientato alla gestione delle risorse naturali e all’impatto ecologico dei progetti. È vicino all’Ingegnere gestionale, ma a differenza di quest’ultimo concentra la sua attività principalmente nel settore delle costruzioni, non nei processi industriali o aziendali.
L’Ingegnere edile trova impiego sia nel settore pubblico, ad esempio negli uffici tecnici e nelle stazioni appaltanti, sia in quello privato, lavorando per imprese di costruzione, studi di progettazione o come libero professionista.
Come si diventa Ingegnere Edile
Per intraprendere la carriera di Ingegnere edile è necessario un percorso universitario specifico, che si articola generalmente in due fasi: la laurea triennale in Ingegneria Civile e Ambientale o in Ingegneria Edile, seguita dalla laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura o Ingegneria delle Costruzioni.
Questi corsi di studio forniscono le basi scientifiche e tecniche indispensabili per affrontare i diversi aspetti della professione, ovvero matematica, fisica, meccanica delle strutture, scienza dei materiali, progettazione edilizia e gestione dei cantieri.
Al termine del percorso accademico è previsto l’esame di Stato, che abilita alla professione e all’iscrizione all’Albo degli Ingegneri. Solo con questo passaggio si acquisisce il diritto di firmare progetti e assumere la responsabilità tecnica delle opere.
Ricordiamo, tuttavia, che come per ogni professione universitaria, la formazione non si esaurisce con la laurea e l’abilitazione; l’ingegnere edile è infatti tenuto a mantenersi costantemente aggiornato attraverso la formazione continua, che rappresenta un requisito obbligatorio.
Questo avviene tramite il sistema dei Crediti Formativi Ingegneri (CFP), di cui abbiamo parlato in un precedente contenuto, un meccanismo che consente di certificare la partecipazione a corsi, seminari e master riconosciuti dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri. L’obiettivo è garantire che i professionisti rimangano al passo con le innovazioni tecnologiche, le modifiche normative e le nuove pratiche del settore.
In questo senso, enti come Dirextra Alta Formazione svolgono un ruolo decisivo, proponendo programmi avanzati e mirati, in particolare nel campo dei contratti pubblici, che permettono agli Ingegneri di unire competenze teoriche e strumenti pratici immediatamente spendibili nel lavoro quotidiano. Non solo, i Master Dirextra aprono le porte a carriere di prestigio in contesti internazionali, dando una svolta significativa al proprio percorso professionale.
Quanto guadagna un Ingegnere Edile?
Secondo i dati più recenti, lo stipendio medio lordo annuo per un Ingegnere edile in Italia si aggira intorno ai 35.000-42.000€ nelle realtà private con esperienza moderata.
Per un neolaureato o profilo junior, può iniziare da circa 25.000-30.000€, mentre per ingegneri senior, specializzati o con responsabilità di project/cantiere, la retribuzione può salire anche a 60.000-80.000€ o più, in base a bonus, ruolo e contesto.
Tra le variabili che maggiormente impattano sullo stipendio si contano:
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L’esperienza: più anni nel settore, gestione di progetti complessi, responsabilità di cantiere o direzione lavori fanno lievitare il compenso;
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La località geografica: le grandi città o le regioni del Nord-Italia tendono a offrire retribuzioni più alte rispetto al Sud o zone rurali.
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Il tipo di committente/progetto: dimensione dell’impresa, complessità dei lavori, specializzazione richiesta;
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Il ruolo: dipendente, libero professionista, responsabile di cantiere, Project Manager, incarichi con firma tecnica etc..
La formazione in questo senso gioca un ruolo fondamentale, soprattutto quando si tratta di corsi di specializzazione, che consentono di accedere a carriere manageriali e dirigenziali, anche in contesti che operano in tutto il mondo.
A tal proposito, Dirextra mette in campo diversi percorsi formativi che garantiscono una preparazione aggiornata di eccellenza, pensati per Ingegneri ambiziosi che desiderano mettersi in gioco e acquisire nuovi strumenti. Tra questi si segnalano:
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Corso Il RUP negli Appalti Pubblici, perfetto per chi desidera ricoprire il ruolo di Responsabile Unico del Progetto, previsto dal Codice Appalti;
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Corso BIM Coordinator & BIM Manager negli Appalti Pubblici, con taglio pratico e teorico, per imparare a coordinare e supervisionare tutte le attività legate all’innovativa metodologia BIM;
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Corso Certificazione Project Manager Professional negli Appalti Pubblici, indirizzato ai Project Manager, per l’appunto, che desiderano certificare le proprie competenze per partecipare alle gare d’appalto e conseguire l’esame PMP, riconosciuto a livello globale;
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Corso Ingegnere di Cantiere negli Appalti Pubblici, con l'utilizzo del software planner primavera P6 e sbocco occupazionale certo in una delle imprese partner Dirextra.
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Master Ingegneri e Architetti di impresa Settore Costruzioni e Oil&Gas, che prevede 1.500 ore di formazione, tra cui 5 mesi di tirocinio sul campo e garanzia di inserimento lavorativo a fine percorso.
Per maggiori informazioni, invitiamo a consultare la scheda informativa di ciascun prodotto, oppure a contattare la segreteria didattica all’indirizzo master@dirextra.com.
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