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Capello di laurea e diploma su libri per riscatto laurea agevolato nel 2025.

Riscatto Laurea Agevolato: cosa aspettarsi nel 2025

Riscatto Laurea Agevolato: cosa Aspettarsi nel 2025

Il Riscatto Laurea Agevolato è uno strumento che permette di prendere in considerazione gli anni di studio nel calcolo dei contributi, al fine di ridurre l’età per andare in pensione oppure aumentare in modo considerevole la quota mensile spettante.

I titoli di studio presi in considerazione spaziano dalla laurea triennale al dottorato di ricerca, anche se spesso si discute sulla possibilità di includere anche i corsi di formazione lavorativa riconosciuti in ambito ministeriale.

In ogni caso, non si tratta di un calcolo che viene effettuato in modo automatico dall’Inps, ma è indispensabile inoltrare una richiesta specifica, presentando apposita documentazione.

Se sei un ingegnere, un avvocato, un architetto o un qualsiasi altro professionista laureato, in questo articolo ti spiegheremo come poter accedere al Riscatto Laurea Agevolato e i vantaggi che potrai ottenere.

Riscatto Laurea per Ingegneri, Avvocati, Architetti: di cosa si tratta

Il Riscatto Laurea è in sostanza il riconoscimento degli anni di studio universitari ai fini pensionistici, che consente di integrare i contributi versati e di aumentare l’anzianità contributiva, anticipando di fatto i tempi per la richiesta del pensionamento oppure andando ad aumentare il calcolo dell’importo mensile.

I titoli di studio che vengono presi in considerazione sono dunque i seguenti:

- Diploma universitario, di almeno 2 anni e inferiore ai 3;

- Diploma di laurea, di almeno 4 anni e non superiore ai 6;

- Diploma di specializzazione, conseguito dopo la laurea e per una durata minima di 2 anni;

- Dottorato di ricerca, regolato da specifiche disposizioni di legge;

- Laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale;

- Diploma rilasciato dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).

Sulla base del suddetto elenco è doveroso fare un paio di precisazioni: in prima istanza, vengono esclusi dal conteggio gli anni fuori corso, in quanto acquisiscono valore solo quelli previsti dal percorso di formazione. In secondo luogo, non vengono altresì considerati i Master universitari.

Attenzione, però, perché aver frequentato l’Università non è un requisito sufficiente per presentare domanda, dal momento che è necessario aver conseguito il relativo titolo di studio, chiaramente fra quelli riportati in precedenza.

Inoltre, si fa presente che il riscatto potrebbe essere doppio se il richiedente è iscritto a due casse di previdenza, ovvero una gestita dall’Inps e l’altra dal proprio ordine professionale, anche se comunque non dà il diritto alla doppia anzianità contributiva.

I costi del Riscatto Laurea

La richiesta di Riscatto Laurea non è gratuita, ma prevede dei costi che possono variare sensibilmente da un caso all’altro; il primo criterio di differenza che viene preso in considerazione è la disciplina che determina la liquidazione della pensione.

Difatti, riscattare periodi antecedenti al 1° gennaio 1996 significa rientrare all’interno del sistema retributivo. In questo caso, il calcolo dell’importo da versare per il riscatto può variare in relazione a molteplici fattori, fra cui il sesso, l’età, il periodo stesso da riscattare, l’anzianità contributiva totale e le retribuzioni degli ultimi anni.

Se il periodo del riscatto, invece, dovesse ricadere dopo il 31 dicembre 1995, si rientrerebbe nel sistema contributivo: l’importo si calcola applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda (che generalmente è del 33%, ma potrebbe variare in base alla cassa di previdenza), alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei 12 mesi meno remoti, andando a ritroso dal mese di presentazione della domanda di riscatto.

Per esempio, ipotizziamo che un lavoratore dipendente abbia richiesto il Riscatto di 4 anni di laurea dal 2006 al 2010 nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti dell’Assicurazione generale obbligatoria, presentando domanda il 31 marzo 2021.

Considerando una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi meno remoti pari a 30.000€, l’importo da pagare si calcolerà nel seguente modo: 30.000 x 33% = 9.900 x 4 anni = 39.600€.

Quest’ultimo è quindi l’importo che il lavoratore dovrà pagare per riscattare gli anni di studio all’interno del sistema contributivo.

Riscatto Laurea Agevolato: la differenza

Considerati gli ingenti costi, l’Inps ha previsto la possibilità di ridurre gli importi da versare per coloro che rientrano in precise casistiche, stimando un risparmio che può raggiungere picchi del 70%.

Il Riscatto Laurea Agevolato si applica a tutti coloro che desiderano riscattare anni di studio che si collocano nel periodo del sistema contributivo, oppure che scelgono tale sistema pur collocandosi all’interno della fascia retributiva.

Tale modalità viene definita anche “a forfait” poiché prevede un costo fisso che varia di anno in anno, determinato sul minimale degli artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda e in base all’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, nel medesimo periodo, nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD).

Nel 2024, infatti, il reddito minimo di calcolo è pari a 18.415€ e per ciascun anno di durata legale del corso universitario concluso si prevede un costo di 6.076€ per il Riscatto Laurea Agevolato.

In questo caso, bisogna comunque tener presente le condizioni da rispettare per gli aventi diritto, ovvero:

- Aver versato almeno un contributo nella gestione Inps;

- Se sono stati versati contributi obbligatori di lavoro nello stesso periodo, gli anni di laurea non possono essere riscattati;

- Non si possono riscattare gli anni di fuori corso;

- Si può applicare solo il sistema di calcolo pensionistico contributivo. 

Detrazioni e Presentazione della Domanda

La domanda di Riscatto Laurea Agevolato può essere presentata in qualsiasi età e anche da individui inoccupati; difatti, per il calcolo dell’importo dovuto si prenderà in considerazione il reddito minimo di cui sopra, dal momento che attualmente non è prevista una modalità gratuita.

In ogni caso, i costi previsti possono essere saldati in un’unica soluzione oppure in modo dilazionato, per un massimo di 120 rate distribuite in 10 anni.

Inoltre, tali importi sono in parte recuperabili alla Dichiarazione dei Redditi: nel caso di Riscatto Laurea ordinario sono interamente deducibili, mentre nella modalità agevolata si prevede una detrazione al 50% nell’arco di 5 anni, con rate di pari importo.

Gli stessi genitori del laureato a carico possono chiedere una detrazione del 19% sulle spese sostenute per il riscatto.

La domanda potrà essere presentata online attraverso il portale Inps, accedendo con le proprie credenziali Spid, telefonicamente attraverso il Contact Center dell’ente, o ancora, presso Caf o patronati.

Cosa si prevede per il 2025

Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 sono applicabili fino al 31 dicembre 2025 per quanto concerne il Riscatto Laurea; nel testo si evince la possibilità di riscattare i periodi di studio per un massimo di cinque anni, solo se questi rientrano in una fascia temporale che si estende dal 1° gennaio 1996 al 29 gennaio 2019.

Per il momento, dunque, non si prevedono particolari modifiche o novità nel corso del prossimo anno.

Il beneficio principale che si potrebbe trarre da tale richiesta comunque è la possibilità di maturare in anticipo il requisito contributivo per raggiungere l’età pensionabile, soprattutto alla luce delle recenti novità normative che prevedono diverse fasce di requisiti per poter fare domanda.

Inoltre, è previsto un aumento del montante contributivo, anche se in misura minore nella formula agevolata rispetto a quella ordinaria.

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