
Quanto guadagna un Ingegnere
L’Ingegneria è un mestiere estremamente versatile, in quanto lo si trova nei settori più disparati, dalla robotica alla medicina, dalle costruzioni fino alla gestione aziendale. È anche tra le professioni più gratificanti, sia in termini di opportunità che di retribuzione, ed è per questo che sempre più giovani scelgono questo percorso di studi, chiedendosi effettivamente quanto guadagna un Ingegnere.
Prendiamo ad esempio il Politecnico di Milano, una delle facoltà italiane più famose in questo campo: per l’anno accademico recente, gli aspiranti Ingegneri che hanno sostenuto il test d’ingresso superano i 9.500, a fronte di poco più di 5.600 posti disponibili!
In un articolo precedente ci siamo concentrati sull’Ingegnere edile, ma questa volta vogliamo guardare alla figura dell’Ingegnere in senso più generale, con un occhio particolare al settore delle costruzioni. Analizzeremo cosa significa diventare Ingegnere oggi, quali sono le prospettive nel campo edile, quali sbocchi lavorativi esistono e quanto si può guadagnare. Se stai pensando ad intraprendere questa carriera, ti aiutiamo a capire non solo il percorso formativo, ma anche il valore reale che questo titolo può avere nel mondo professionale.
Come diventare Ingegnere
Il percorso per diventare Ingegnere inizia con la laurea, che può essere di primo livello (triennale) o di secondo livello (magistrale, altri due anni). A seconda dell’indirizzo scelto, il titolo può già consentire l’accesso al mondo del lavoro, ma per esercitare la professione in piena autonomia è necessario superare l’Esame di Stato ed iscriversi all’Ordine degli Ingegneri. È solo con questa iscrizione che si acquisisce il titolo legale di “Ingegnere” e la possibilità di firmare progetti, assumere incarichi di responsabilità e partecipare agli appalti.
In Italia le facoltà di Ingegneria sono numerosissime e spaziano in quasi tutti gli ambiti produttivi e tecnologici: dall’Ingegneria informatica a quella Gestionale, dell'Ingegneria biomedica a quella Aerospaziale. Per quanto riguarda il settore delle costruzioni, gli indirizzi più pertinenti sono l’Ingegneria civile, l’Ingegneria edile-architettura, l’Ingegneria per l’ambiente e il territorio e, in alcuni Atenei, anche percorsi più specifici come Ingegneria strutturale o Geotecnica. Questi corsi forniscono competenze tecniche fondamentali per progettare infrastrutture, edifici e grandi opere pubbliche, oltre a gestire in sicurezza i cantieri e valutare l’impatto ambientale delle costruzioni.
In media, per completare il percorso e diventare Ingegnere occorrono tra i cinque e i sette anni, tre per la laurea triennale, due per la magistrale e un ulteriore anno circa per la preparazione e il superamento dell’Esame di Stato.
Si tratta quindi di un percorso impegnativo, che richiede dedizione e costanza, ma che apre le porte a una delle professioni più richieste e versatili nel panorama lavorativo italiano e internazionale.
Crediti Formativi Ingegneri per la formazione continua
Come ben saprai, essere Ingegnere non significa solo aver conseguito una laurea e superato l’Esame di Stato, poiché la professione richiede un aggiornamento costante.
Per legge, infatti, gli iscritti all’Ordine devono conseguire periodicamente crediti formativi professionali (CFP), indispensabili per mantenere l’abilitazione. Tale obbligo garantisce che l’Ingegnere sia sempre aggiornato sulle novità normative, tecnologiche e di sicurezza che incidono direttamente sulla pratica lavorativa.
Soprattutto nel settore delle costruzioni, dove normative sugli appalti pubblici, innovazioni digitali e nuovi protocolli di sicurezza cambiano rapidamente, non aggiornarsi equivale a restare indietro e rischiare di andare incontro a sanzioni.
Senza contare che investire nella propria formazione apre le porte anche ad opportunità di carriera migliori, non solo in termini di retribuzione, ma anche di credibilità professionale e possibilità di accedere a ruoli più qualificati.
In questo senso, enti accreditati come Dirextra Alta Formazione rappresentano un punto di riferimento per gli Ingegneri (ma anche per altri professionisti nel settore degli appalti pubblici), che desiderano acquisire competenze immediatamente spendibili e contemporaneamente adempiere agli obblighi previsti dall’Ordine, con corsi mirati alle esigenze del settore.
Gli sbocchi professionali per un Ingegnere
Il settore delle costruzioni rappresenta da sempre uno dei campi più dinamici per gli Ingegneri, con possibilità di carriera che spaziano dalla progettazione alla gestione operativa dei cantieri.
Dopo il percorso universitario e l’iscrizione all’Ordine, un Ingegnere può intraprendere ruoli di elevata responsabilità, come ad esempio Direttore di Cantiere, figura essenziale nella supervisione tecnica e organizzativa delle opere; Controller di Gestione, che si occupa del monitoraggio dei costi e del rispetto dei budget; oppure Project Manager, responsabile del coordinamento complessivo di tempi, risorse e obiettivi di progetto. Accanto a questi, non mancano opportunità come quella di Ingegnere di cantiere, specializzato nella gestione quotidiana delle attività operative, o di consulente per la sicurezza e la sostenibilità ambientale.
La competitività del mercato e la complessità delle grandi opere pubbliche richiedono oggi competenze sempre più avanzate, soprattutto in aree come la gestione degli appalti e l’organizzazione di grandi progetti infrastrutturali. A tal proposito, Dirextra Alta Formazione offre percorsi altamente specializzati per Ingegneri che vogliono ampliare le proprie prospettive di carriera, tra cui:
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Corso Certificazione Project Manager Professional negli Appalti Pubblici con punteggio PMP riconosciuto;
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Corso Ingegnere di Cantiere negli Appalti Pubblici con utilizzo del software Primavera P6;
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Master per Ingegneri e Architetti di Impresa Settore Costruzioni e Oil&Gas, con 1000 ore di pratica sul campo in contesti multinazionali.
Questi programmi formativi uniscono teoria e pratica, fornendo strumenti immediatamente spendibili nel mondo del lavoro e favorendo l’accesso a ruoli manageriali di alto livello.
Quanto guadagna un Ingegnere secondo i dati recenti
Secondo dati aggiornati, lo stipendio medio annuo lordo per un Ingegnere edile o delle costruzioni dipendente in Italia si aggira tra i 35.000 e 45.000 euro. In posizioni junior o con meno esperienza, si parte spesso da cifre attorno ai 25.000-30.000 euro, mentre con più anni alle spalle e responsabilità maggiore (Project Manager, Direttore di Cantiere, ruoli tecnici specializzati) si può arrivare anche a oltre 60.000-80.000 euro lordi annui.
Nel settore pubblico, spesso i livelli di partenza sono più bassi rispetto alle grandi imprese private, ma il pacchetto retributivo può includere benefici (scatti, stabilità, pensione, progressione di carriera) che migliorano la remunerazione complessiva nel lungo termine. Tuttavia, il margine differenziale pubblico vs privato non è enorme: in molti casi ci sono solo differenze moderate (5-10%) a parità di ruolo e esperienza.
Da tener presente che un Ingegnere libero professionista con studio proprio può superare queste cifre, specie se lavora su più commesse, ha certificazioni, specializzazioni o si occupa di appalti pubblici o progetti complessi. Ma deve considerare costi fissi, IVA, contributi, variabilità del lavoro e instabilità tra un progetto e l’altro.
A livello internazionale, le retribuzioni sono ovviamente superiori nei Paesi con costo della vita più alto (Germania, Scandinavia, UK, USA), ma è necessario anche riconoscimento delle competenze ed esperienza internazionale per competere; tutti elementi offerti dai percorsi formativi Dirextra di cui sopra.
Infine, bisogna sempre considerare gli elementi che influenzano maggiormente la retribuzione dell’Ingegnere in qualsiasi campo, ovvero l’esperienza, la località geografica (regioni e zone metropolitane), il ruolo e le responsabilità (Manager, Direzione Lavori, sicurezza, sostenibilità), la dimensione dell’azienda, le competenze specialistiche (software, certificazioni, appalti pubblici, digitalizzazione) e il tipo di contratto (dipendente o libero professionista).
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