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Contratti FIDIC: gestione Appalti Pubblici all'estero

Contratti FIDIC: gestione Appalti Pubblici all'estero

Noi di Dirextra abbiamo sempre parlato di appalti pubblici riferendoci ad opere strutturali e contratti che hanno luogo in Italia, benché si parli di aziende che operano anche a livello internazionale.

Questo tipo di appalti per legge fanno riferimento al Codice degli Appalti Pubblici, che fra le altre cose, fornisce tutte le indicazioni sulle procedure di aggiudicazione, quali sono i soggetti coinvolti, le figure professionali che è obbligatorio nominare e come si interviene nelle diverse fasi di esecuzione dell’opera.

Cosa succede quando l’appalto si trova all’estero? In questo caso entrano in gioco i contratti FIDIC (da Fédération Internationale des Ingénieurs Conseils), nati per uniformare in tutto il territorio europeo le pratiche relative alla realizzazione delle grandi opere pubbliche.

In questo articolo vedremo sinteticamente in cosa consistono e cosa prevedono, facendo anche riferimento al nostro corso dedicato, per approfondire la tematica nell’ottica del Contract Management, sotto la guida dell’Ing. Mario Morelli, esperto nella contrattualistica complessa del settore delle costruzioni.

Contratti FIDIC: di cosa si tratta

I contratti FIDIC sono modelli standard internazionali redatti dalla Fédération Internationale des Ingénieurs‑Conseils e utilizzati nei grandi progetti di costruzione e infrastrutturali per stabilire in modo chiaro ruoli, responsabilità e rischi tra committente e appaltatore, alla stregua del nostrano Codice Appalti. 

L’obiettivo principale è creare un quadro contrattuale trasparente, bilanciato e adatto a progetti complessi, evitando la necessità di redigere un contratto da zero ogni volta. Il sistema è particolarmente utile anche nei bandi di appalti pubblici in cui si richiede uniformità delle condizioni contrattuali. In questo modo, infatti, si utilizzano le stesse linee guida per tutti i contratti del settore in internazionale.

I contratti FIDIC sono classificati e riconosciuti in base ai colori, che facilitano l’individuazione rapida del modello adatto al tipo di commessa: ad esempio, il Red Book (rosso) è pensato per lavori civili o edili in cui il progetto è fornito dal committente; il Yellow Book (giallo) si applica quando l’appaltatore svolge anche la progettazione (design-build); il Silver Book (argento) è dedicato ai contratti EPC/turnkey, dove l’appaltatore assume il rischio del risultato finale; vi sono anche altri colori, come Green Book e Gold Book, per casi più specifici o lavori di entità ridotta.

Nel contesto italiano, pur non essendoci un richiamo normativo univoco che impone l’uso dei modelli FIDIC, è frequente che nei bandi europei o internazionali vengano adottate queste forme contrattuali, che diventano parte integrante della documentazione di gara. Chi opera nel settore degli appalti pubblici deve dunque considerare la suite FIDIC come una best practice riconosciuta a livello globale, capace di garantire chiarezza nella distribuzione dei rischi e coerenza nel regolamento del rapporto contrattuale tra contratto d’appalto, progettazione, esecuzione e gestione.

Attività EPCIC in relazione ai contratti FIDIC

I contratti EPCIC rappresentano una versione evoluta dei modelli EPC/turn-key, estendendo le responsabilità del contraente unico fino all’installazione e alla messa in servizio (commissioning) dell’opera. In sostanza, l’appaltatore si assume non solo la responsabilità dell’ingegnerizzazione, dell’approvvigionamento dei materiali e dell’esecuzione dei lavori, ma anche del montaggio finale, della verifica e del collaudo dell’impianto operativo.

Questi tipi di contratto trovano applicazione soprattutto in progetti infrastrutturali complessi, come impianti offshore, piattaforme petrolifere, grandi opere energetiche o impianti industriali full-scope. Il modello EPCIC aiuta il committente a rivolgersi ad un unico interlocutore che gestisca rischi e tempistiche fino alla consegna “chiavi in mano”.

Nel contesto FIDIC, il modello Silver Book o EPC/Turnkey raccoglie spesso clausole che possono essere declinate anche in forma EPCIC, soprattutto quando la fase di installazione e commissioning è significativa e integrata nel contratto.

Un esempio recente internazionale vede l’appalto assegnato ad un grande gruppo globale per contratti offshore da oltre 700 milioni di dollari, in cui un’azienda come Saipem ha gestito il progetto in modalità turn-key, assumendo engineering, procurement, costruzione, installazione e commissioning della piattaforma marina.

Dunque, il contratto EPCIC nasce per rispondere alla domanda di completezza contrattuale, responsabilità concentrata, tempistiche definite e controllo dei costi in progetti di elevata scala e complessità: si integra bene con i modelli FIDIC e risulta particolarmente adatto per appalti pubblici o internazionali dove il rischio tecnico-esecutivo è elevato e la chiarezza contrattuale è un requisito fondamentale.

Il ruolo del Contract Manager negli Appalti esteri

Quando si parla di grandi appalti internazionali, che utilizzano modelli contrattuali complessi come la Fédération Internationale des Ingénieurs Conseils (FIDIC) o contratti EPCIC, la figura del Contract Manager diventa strategica e irrinunciabile. Si tratta del professionista incaricato di guidare l’intero ciclo di vita contrattuale, dall’aggiudicazione al completamento del progetto, assicurando che ciascuna clausola venga rispettata e che le parti coinvolte operino secondo quanto stabilito.

Il Contract Manager si assume la responsabilità di negoziare e redigere i contratti, garantire la conformità normativa, monitorare l’esecuzione, gestire variazioni, richieste di risarcimento (claims) e possibili controversie. In fase di esecuzione, coordina il flusso documentale, controlla costi, tempi e qualità, funge da interfaccia tra committente, appaltatore e subappaltatori e vigila sul rispetto degli obblighi contrattuali, tecnici e commerciali. 

Inoltre, è spesso coinvolto nella gestione del rischio contrattuale: identifica potenziali deviazioni (ritardi, costi extra, difetti), registra gli eventi e definisce strategie di mitigazione.

In un progetto EPCIC o sotto contratto FIDIC, dove la responsabilità è elevata e l’interlocutore singolo ha un quadro complesso di impegni (engineering, procurement, construction, installation, commissioning), il Contract Manager rappresenta l'unico punto di controllo per l’intera catena contrattuale. Per questa ragione deve possedere competenze giuridiche, tecniche e finanziarie, e lavorare in sinergia con Project Manager, ufficio legale e dipartimenti commerciali.

Come si potrà immaginare, senza una figura di Contract Management solida, i rischi di contenzioso, sforamento dei tempi o delle spese e incoerenze interpretative aumentano drasticamente. Per grandi opere pubbliche o commesse internazionali, il Contract Manager è una condizione necessaria per una gestione efficace, integrata e trasparente dell’intero rapporto contrattuale.

Approfondire la materia dei Contratti FIDIC con il Master di Dirextra

Per chi è interessato ad approfondire una tematica tanto complessa, quanto essenziale nell’ambito degli appalti pubblici, Dirextra Alta Formazione mette a disposizione il Master Executive in Post Award Contract Management in EPCIC, della durata di 20 ore complessive, divise in 3 mezze giornate e una giornata intera.

Si tratta di un percorso formativo altamente specializzato che si propone di formare tecnici, avvocati, imprese e professionisti interessati alla materia, attraverso l’illustrazione completa e aggiornata del quadro normativo, con presentazione di casi studio.

Alla guida è presente l’Ing. Mario Morelli, con oltre 8 anni di esperienza in ambito EPCIC e in contratti FIDIC/JCT. Nel corso della sua carriera ha ricoperto ruoli di primo piano presso contractor internazionali come Bonatti, Focchi Group e Rosetti Marino, seguendo progetti in Regno Unito, Kazakistan e Italia.

Non solo, è stato anche un nostro allievo del Master Ingegneri d'Impresa - Settore Costruzioni, svolto a Manchester nel 2017. Oggi, mette la sua esperienza al servizio di nuovi professionisti, offrendo un approccio pratico, strutturato e fortemente orientato alla gestione strategica dei contratti.

Approfondimenti:

 

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